PREMESSA: I DIAMANTI NON SONO UNO STRUMENTO DI INVESTIMENTO FINANZIARIO COME L’ORO.
E’ credenza diffusa che i diamanti siano un bene rifugio di investimento alternativo all’oro, ma questo non è vero e le numerose cause intentate da investititori privati contro alcuni venditorei lo dimostra chiaramente.
Ma vediamo di spiegare perchè i diamanti non siano assolutamente un’alternativa all’oro da investimento:
1 – l’oro ha una quotazione continua sul mercato delle materie prime di Londra e su quello finanziario di New York, con prezzi di acquisto e vendita ufficiali e trasparenti. I diamanti invece vengono venduti tra operatori privati in base ad un listino il RAPAPORT, le cui quotazioni possono variare notevolmente a seconda dell’operatore a cui ci si rivolge e non vi è alcuna trasparenza sul prezzo di vendita.
2 – l’oro ha un unico standard per il mercato finanziario quello LBMA con purezza 999.9. I diamanti hanno varie caratteristiche (grandezza, purezza, colore, lucentezza, taglio) e li rende difficilmente valutabili.
3 – Gli spread di negoziazione dell’oro da parte degli operaratori al dettaglio, proprio per le caratteristiche di trasparenza del prezzo e di standarizzazione sono molto bassi (mediamente intorno al 4 %). I diamanti vengono invece venduti dai dettaglianti che sono quasi sempre gioielleri con spread elevati, tra il 15 e il 50 % del valore di listino RAPAPORT, a cui si somma il 22 % dell’ IVA (l’oro da investimento è invece ESENTE IVA).
4 – L’oro è trattato da tutti gli operatori autorizzati sia in acquisto che in vendita e l’investimento è facilmente e velocemente monetizzabile. I diamanti invece vengono venduti facilmente da tutti i gioillieri senza particolari autorizzazioni, ma poi raramente vengono riaquistati e quando accade si va incontro a forti perdite dovute allo spread elevato e all’IVA pagata.
5 – Le quotazioni dell’oro salgono nel tempo essendo un metallo raro che viene utilizzato oltre che per investimento dalle Banche centrali e dai privati, anche dall’industria elettronica e orafa e i suo costo di produzione aumenta con l’inflazione. I diamanti invece non sono così rari, nei tagli da investimento accessibili ai privati, e soffronto sempre più dalla concorrenza dei diamanti sintetici che sono utilizzati sia nell’industria, sia recentemente nella gioielleria.
6 – L’ oro è facilmente riconoscibile e quindi trasferibile, anche come mezzo di pagamento (basti pensare alle monete d’oro e ai lingotti certificati kinebar). I diamanti sono invece diventati difficilmente riconoscibili da queli sintentici e sempre più necessitano per distinguerli di un controllo al microscopio elettronico.
7- Acquistando diamanti, al contrario di quanto comunemente si crede, non si beneficia di anonimato. Il codice fiscale dell’acquirente viene trasmesso allo spesometro dell’Agenzia delle Entrate per ordini superiori a 3000 euro + iva (l’acquisto di ‘oro invece è un’operazione finanziaria, come l’acquisto di titoli di stato o azioni). Nei rari casi poi in cui i diamanti fossero rivenduti si ha sempre un identificazione di chi effettua l’operazione a prescidere dall’importo.
Ricordo per concludere che la storia dei diamanti è stata la storia della compagnia sudafricana De Beers, che per molti anni ha garantito con un monopolio mondiale le quotazione dei diamanti. Caduto però l’impero sovietico con cui trattava in esclusiva i diamanti russi, il mercato si è aperto alla concorrenza (ora non solo russa) ed è per questo che l’offerta mondiale di diamanti è aumentata notevolmente con un inevitabile ripercussione sui prezzi, che hanno perso la loro precedente stabilità.
Se necessitate di consulenza al riguardo, anche legale, potete rivolgervi a noi.
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